Pulisic show: entra, rimonta il Toro e tiene il Milan in testa. Ai granata non basta un grande avvio

Hanno comprato un grande centravanti a Max Allegri: il paracetamolo. Christian Pulisic ieri sera era a letto con la febbre alta e mezzo Milan con la testa faceva segno di no, non ce la fa, vediamo domani ma non è quasi possibile. E invece rieccolo, Capitan America: senza febbre in mattinata, a Torino in giornata, in gol 35 secondi dopo essere entrato, con il mantello da eroe dieci minuti dopo per il 3-2. Torino-Milan è finita 2-3 con un ribaltone clamoroso: significa che Allegri è di nuovo primo con il Napoli, che presto incontrerà in Supercoppa. Il Toro è andato avanti con un rigore di Vlasic e Zapata, il Milan ha accorciato con Rabiot nel primo tempo e ha ribaltato con il Pulisic redivivo nel secondo. In una sera in un cui è successo di tutto, subito un appunto. Rafa Leao è uscito nel primo tempo toccandosi l’inguine destro, forse la parte alta dell’adduttore. Strappo o non strappo, questo è il dilemma. Risponderà un amletico macchinario in 24-48 ore ma il bilancio del suo 2025 si può già mandare in contabilità: è probabile torni a gennaio. Il Milan sarà triste ma non troppo perché il suo attaccante migliore oggi è chiaramente americano.
I GOL – Rivediamo i cinque gol. Il Toro va in vantaggio dopo 9 minuti. Cross di Pedersen da destra, Gabbia colpisce di testa ma rinvia sopra la sua testa e Tomori, per non perdere il duello con Adams, allarga un braccio. Rigore netto, che Vlasic calcia forte alla sua destra. Uno a zero con dubbio su Maignan: sbaglia a non uscire sullo spiovente di Gabbia? Tempo 8 minuti e il Toro raddoppia. Nkunku non difende palla su Tameze, Vlasic riparte e Zapata calcia forte tra le gambe di Pavlovic. Tiro piuttosto centrale ma fortissimo: Maignan non devia. Il primo gol del Milan è un sinistro di Rabiot da 30 metri, fortissimo, con la palla che parte dritta e non gira mai. Il tiro sembra centrale, poi gira il volante e curva verso destra, finendo vicino all’incrocio alla sinistra di Israel, che non ci fa una bella figura. E Pulisic? Eccoli, i suoi gol. Il 2-2 nasce da un cross di Saelemaekers, appena spostato a sinistra, che CP mette giù con il destro e appoggia in porta col mancino. La bellezza della semplicità. Il 3-2 nasce da un cross di Ricci e ha una similitudine con l’altro gol: gli errori della difesa, che lascia Pulisic dannatamente solo in area.
DUE TEMPI DIVERSISSIMI – Partita strana comunque, mezza matta. Il Milan fino al 2-0 per il Toro è stato passivo, piatto. Molto meglio i granata, tonici, reattivi, con un grande Vlasic versione migliore in campo e Pedersen ottimo a destra. Sembrava il classico Toro-Milan di questi anni, con lo stadio che canta e la curva ospiti triste. Nella seconda parte del primo tempo invece il Milan è cresciuto, poi si è trasformato nel secondo. Al 10’ Bartesaghi è andato vicinissimo al gol di testa su cross di Rabiot: gran parata di Israel e tap-in debole di Ricci. Allegri, che ha visto la partita da un gabbiotto sopra la tribuna, al 20′ deve avere urlato al telefono: “Mettete Christian”. Eseguito, con Loftus-Cheek di nuovo esterno destro di centrocampo e Saelemaekers dall’altra parte. Pulisic è entrato con chissà quante linee di febbre ma è sembrato subito quello vero. Ha segnato, ha raddoppiato, poco prima del 90′ ha messo dentro anche il 4-2 annullato per fuorigioco. Poco male per il Milan, che è rimasto in controllo e nel finale non ha rischiato. Allegri, addirittura, ha lasciato il gabbiotto prima del fischio finale e – non ci si crede – aveva ancora il cappotto addosso.




