News CA

Flotilla, attivisti verso carcere di Ketziot. Hamas verso accettazione del piano Trump con modifiche – 46 italiani sbarcati ad Ashdod, domani le prime visite diplomatiche

Flotilla, la piazza e i partiti. Il punto

L’intercettazione delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla da parte della Marina israeliana ha “acceso” le proteste in tutta Italia. Da Nord a Sud, ieri in serata, in concomitanza con le notizie che arrivavano dal Mediterraneo, si sono svolti diversi cortei. 

A Roma, in 10mila sono partiti da Piazza dei Cinquecento, davanti alla Stazione Termini, per dirigersi verso il centro storico, con l’obiettivo di giungere a Largo Chigi. Dopo un primo “blocco” da parte delle forze dell’ordine a Piazza Barberini, i manifestanti sono arrivati a Piazza San Silvestro, per poi rientrare, tra cori e fumogeni colorati. Solo una parte del corteo, successivamente, con in testa uno striscione con la scritta “Palestina – blocchiamo tutto” ha deviato di nuovo verso Piazza San Silvestro, lanciando alcuni oggetti contro gli agenti di Polizia schierati di fronte a loro, prima di fare ritorno verso il presidio di Piazza dei Cinquecento. Nella capitale chiusi anche gli ingressi della stazione Termini, dove è stato consentito l’accesso solo ai passeggeri muniti di biglietto. Snodi ferroviari bloccati e dimostranti sui binari anche a Napoli, Pisa e a Torino. A Milano i “pro-Pal” hanno occupato la stazione Cadorna. Presìdi e sit-in a Bari, Palermo, Firenze, Livorno, Novara, Siena. A Bologna migliaia di persone in corteo hanno chiesto le dimissioni del governo Meloni davanti alla Prefettura, a Genova l’USB ha chiamato a raccolta gli attivisti con lo slogan “Blocchiamo il porto”. Due varchi portuali chiusi nel capoluogo ligure.

Oggi previste nuove manifestazioni e sit-in in tutta Italia, per domani è in programma uno sciopero generale, lanciato dalla CGIL e dalla sigla sindacale di base dell’USB. Proprio in riferimento a questa agitazione il titolare del MIT Matteo Salvini sta valutando la precettazione dell’iniziativa. “Salvini – si legge in una nota del dicastero di Porta Pia – vuole evitare che una minoranza irresponsabile possa danneggiare milioni di italiani”. 

Intanto stamattina, alle 9 e 30 alla Camera e alle 13 al Senato, sono previste le comunicazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il Parlamento voterà le risoluzioni dei partiti, che avranno al centro anche il “piano Trump” per la pace tra Israele e Hamas. Il centrodestra potrebbe presentare due diversi documenti, uno incentrato sul riconoscimento dello Stato di Palestina, subordinato all’esclusione di Hamas dal governo nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi israeliani, e uno – più sintetico – sul piano di pace americano. Ma resta in campo anche la soluzione di un unico testo di maggioranza da votare per parti separate. Nell’opposizione si prospetta un documento unitario di PD, M5S e AVS, mentre Azione e Italia Viva presenteranno due diverse risoluzioni. I Dem, dopo una riunione dei gruppi parlamentari in serata, dovrebbero astenersi sulla risoluzione di maggioranza sull’accordo per un cessate il fuoco a Gaza. La seconda, quella sul riconoscimento dello Stato di Palestina, dovrebbe invece ricevere un voto contrario. Schema simile dovrebbero seguire il M5S e AVS.

Related Articles

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Back to top button